Gli obiettivi


La Provincia di Foggia con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente - Università degli studi di Foggia  ha ritenuto opportuno sottoporre la propria programmazione ad una rigorosa revisione alla luce dalle novità che stanno emergendo in sede europea con riferimento alla gestione della Politica Agricola Comune.
In vista dei futuri ruoli di programmazione dello sviluppo rurale a cui l'Amministrazione Provinciale sarà inevitabilmente chiamata, l'attività di aggiornamento dovrà rispondere ad un preciso bisogno conoscitivo rispetto alle possibilità di sviluppo e valorizzazione della propria agricoltura e del proprio territorio rurale. Per garantire un risultato sostenibile e coerente rispetto alle istanze territoriali, l’intento dell’Amministrazione è quello di identificare tali possibilità di sviluppo attraverso la sollecitazione e le opinioni dei principali stakeholder locali da raccogliere in un unico orientamento strategico condiviso.
A tal fine ha incaricato il Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente - Università degli studi di Foggia di attuare tale attività di ricerca volta in particolare a:
1) identificare le prospettive di sviluppo dell'agricoltura provinciale al fine di definire le opzioni strategiche per la valorizzazione dei territori rurali della provincia.
2) tradurre tali prospettive all’interno di un quadro di priorità di ciò che potrà essere il PSR Puglia 2014-20.
La peculiarità dell’attività di indagine sarà quella di dare voce, in modo scientifico, ai principali protagonisti del mondo agricolo: agricoltori, braccianti, industriali, commercianti, consumatori, cittadini e relativi organismi di rappresentanza.
L'obiettivo precipuo è individuare linee strategiche di sviluppo condivise. Sviluppo rurale è più che elargire risorse finanziarie a imprese e agenzie di sviluppo. E' un processo complesso, caratterizzato dalla muta interazione di elementi interni ed esterni al contesto locale. Poiché gli organismi centrali sono "lontani" da tale "complessità ", il governo dello sviluppo rurale è giustamente delegato agli enti locali (Regione, Provincia, Comuni). Per svolgere questo compito è necessario innanzitutto conoscere il contesto al fine di evidenziare le sinergie fra le varie forze e risorse locali, gli effetti di rinforzo fra tali forze,  al fine di individuare quei percorsi di sviluppo sostenibili e virtuosi. L'ipotesi di base è che  la conoscenza di questa complessità risiede negli attori locali. La metodologia di indagine impiegata consentirà di raccogliere tale conoscenza e strutturarla in maniera sistematica e ripercorribile. Le informazioni ottenute consentiranno di costruire un modello condiviso di come gli stakeholder percepiscono il sistema rurale locale. Ciò costituirà la base per individuare le linee strategiche di sviluppo che saranno non solo condivise dagli attori locali ma anche quelle meglio in grado di valorizzare gli effetti di rinforzo fra le risorse endogene locali.
Le informazioni necessarie all'attuazione di questa fase sono raccolte attraverso la tecnica dei focus group (gruppi di discussione in cui un certo numero di soggetti [8-12] è invitato a parlare, discutere e confrontarsi riguardo all'atteggiamento personale nei confronti di un determinato tema). Poiché si intende dar voce all'intero territorio provinciale e a tutte le istanze, si prevede la realizzazione di quattro focus group con le seguenti categorie di soggetti:
associazioni degli agricoltori, associazioni dei lavoratori, associazioni industriali, associazioni di filiera (consorzi di produttori e consorzi di tutela), aziende agricole e agro-industriali, associazioni ambientaliste e dei consumatori, ordini professionali (agronomi, periti), gruppi di azione locale e distretti tecnologici, rappresentanti degli enti locali, enti di ricerca, enti di certificazione e altri operatori coinvolti o interessati allo sviluppo rurale.
Ai rappresentanti degli stakeholder che interverranno sarà chiesto di esprimere una valutazione dello sviluppo rurale nella programmazione in atto e di individuare le variabili più importanti per lo sviluppo rurale nella prossima programmazione. Una volta che i partecipanti avranno raggiunto una visione condivisa sulle variabili rilevanti, il gruppo sarà invitato a individuare anche le relazioni causali fra queste. Il risultato finale sarà espresso in forma grafica attraverso il disegno della mappa cognitiva.
La mappa cognitiva ottenuta sarà analizzata per mezzo di specifici indicatori e sarà utilizzata per simulare l'effetto percepito di diversi interventi sul sistema rurale. Ciò consentirà di individuare le opzioni di intervento desiderabili (cioè condivise e in grado di valorizzare le sinergie locali).
Il cronoprogramma delle attività prevede di realizzare la fase di raccolta dei dati entro la fine di novembre e di avere una prima elaborazione dei risultati entro la fine del corrente anno. Il progetto si chiuderà definitivamente nel luglio 2013.

    Blogger Comment
    Facebook Comment

0 commenti:

Posta un commento