Santarella per l'olivicultura di Capitanata

«La costituzione di una organizzazione di produttori nel campo della produzione olivicola e della commercializzazione dell’olio di oliva è un obiettivo che la Capitanata non può lasciarsi sfuggire. Si tratta di un’occasione per promuovere e rafforzare il valore del nostro agroalimentare sui mercati e, nello stesso tempo, la strada maestra per intercettare gli aiuti ed i sostegni comunitari». Così Savino Santarella, assessore provinciale all’Agricoltura, commenta l’esito dell’incontro-dibattito – tenutosi nella sala consiliare della sede di via Telesforo della Provincia di Foggia – dal titolo “Opportunità per l’olivicultura di Capitanata”.
Ricco e qualificato il parterre dei relatori che hanno animato una discussione finalizzata ad analizzare l’attuale momento vissuto dagli operatori del settore e a tracciare una strategia operativa utile a migliorare i margini di crescita delle imprese agricole legate alla complessa filiera olivicola. Al convegno erano infatti presenti il presidente dell’Associazione nazionale “Città dell’Olio”, Enrico Lupi; il vicedirettore della Camera di Commercio, Giuseppe Longo; Antonio Ursitti dell’Ispettorato Agrario della Regione Puglia; Costantino Mastrogiacomo dell’Associazione provinciale olivicoltori “Cno”. «Desidero ringraziare ciascuno dei partecipanti per il contributo di idee e di competenze messo in campo nella nostra riflessione collettiva – afferma Santarella – Un confronto che ci ha permesso di riscontrare una significativa convergenza attorno alla necessità di dar vita anche in Capitanata alla costituzione di una organizzazione di produttori nel campo dell’olivicoltura. Una proposta che la Provincia di Foggia ha avanzato al territorio nella consapevolezza che è questo l’orizzonte a cui dobbiamo guardare: da un lato in ragione della nuova normativa regionale che ha reso meno restrittive le condizioni per la nascita di “Op” e dall’altro perché parte dei prossimi aiuti economici erogati dall’Unione Europea non saranno più assegnati ai singoli produttori ma solo alle organizzazioni di produttori».
Fattori che secondo l’assessore provinciale all’Agricoltura rendono inderogabile l’avvio di un percorso in questa direzione «anche per valorizzare una delle migliori eccellenze dell’agroalimentare di Capitanata, come più volte certificato dall’Associazione nazionale “Città dell’Olio”». Un’adesione convinta a questa opzione è stata espressa anche dai più importanti rappresentanti dei diversi segmenti della filiera olivicola del territorio provinciale: dagli olivicoltori ai proprietari di frantoi fino a coloro i quali operano nel campo dell’imbottigliamento.
«La crisi economica e le difficoltà in cui si dibatte l’agricoltura nazionale impongono scelte e strategie di sistema – spiega Santarella – Solo attraverso questa strada sarà possibile fare dell’agroalimentare un volano di crescita e di sviluppo economico, difendendo anche l’economia ed il lavoro legati alle innumerevoli imprese che operano sul territorio. Ci siamo fatti portatori di questa proposta – conclude l’assessore provinciale all’Agricoltura – perché pensiamo si tratti di un passaggio strategico non solo per il futuro della vocazione primaria della Capitanata, ma anche del suo intero sistema economico. Il lavoro, ovviamente, è appena cominciato e spetterà adesso ai diversi rappresentanti della filiera olivicola definire tempi, modalità e percorso di questa grande sfida, che permetterebbe alla Capitanata di costituire la prima “Op” dell’intera Puglia. La Provincia di Foggia, così come avvenuto in altre importanti battaglie, seguirà con attenzione questo iter, assicurando il massimo della collaborazione istituzionale».
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